Post by Tasslehoff BurrfootSai bene molto meglio di me che i fantasmagorici portali nostrani sui
videogiochi sono nati e si reggono sugli articoli pagati (si fa per
dire...) con i giochi oggetto degli stessi.
Ci siamo passati in tanti, un esercito di redattori magicamente
esonerati alle prime avvisaglie di protesta...
So perfettamente che c'è più di un contesto in cui funziona così e puoi
ben immaginare quanto la cosa mi faccia incazzare, perché di fatto è
concorrenza sleale contro chi cerca di fare le cose con un minimo di
correttezza, ma - believe it or not - le cose non stanno così ovunque.
Parlo, come ovvio, della mia esperienza personale.
Io ho lavorato su Nextgame nel suo primo anno di vita, ho
collaboricchiato a tratti negli anni successivi e son tornato a
lavorarci in pianta stabile da poco più di un anno, ma conosco
personalmente chi lo gestisce da sempre e, se vuoi credermi, ti posso
assicurare che gli articoli per quel sito sono sempre stati pagati.
Oddio, poi magari ci sarà anche stato qualche caso specifico in cui è
capitato il contrario, non lo posso sapere e tanto vale mettere le mani
avanti per evitare "gne gne", ma mi parrebbe comunque strano e non è di
sicuro il modus operandi regolare.
Da quando son tornato a lavorarci, fra l'altro, sono io a gestire le
assegnazioni e a decidere chi deve fare cosa, quindi parlo per
esperienza diretta. E t'assicuro che non è semplice far quadrare il
budget, produrre comunque tutto quel che serve per essere presenti con
forza in un contesto molto competitivo e magari anche mediare in modo da
dar lavoro a tutti i collaboratori che ritengo bravi e meritevoli di
averne. Proprio per questo non vedo di buon occhio chi ha il vantaggio
di poter produrre molto materiale a costo zero.
Dopodiché, se mi vuoi dire che i pagamenti nel settore sono comunque
bassi, ti posso anche dare ragione, ma articoli aggratis dalle mia parti
no, mai. Ci tengo a sottolinearlo anche perché so che chi di dovere in
più di un'occasione, magari quando hanno avuto a che fare con
committenti non proprio "corretti" per progetti collaterali, han pagato
i collaboratori di tasca propria. E insomma, sarà anche che li conosco
di persona da oltre un decennio, ma vederli messi nello stesso calderone
con chi fa lavorare la gente gratis un po' mi infastidisce. :)
A margine, per quel poco che ho avuto a che fare con Gamesradar quando
stavo in Sprea, so che anche lì i collaboratori venivano regolarmente
pagati. Però su questo la mia esperienza è molto più "leggera", quindi
non vado oltre. E, ripeto, non voglio assolutamente negare che le
situazioni da te descritte esistano: del resto sono le stesse persone
che le praticano ad ammetterle candidamente.
Il bello è che si arriva al paradosso che se respingo proposte perché
non ho budget per tirare dentro nuovi collaboratori poi devo pure
spiegar loro che "no, mi spiace, ma noi ci teniamo a pagarli, gli
articoli" perché si propongono di lavorare gratis. :D :(
Boh, tutto qui, solo perché non amo mai vedere tutta l'erba infasciata. :D
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