Epic
2009-02-12 12:58:17 UTC
...è bello.
Nonostante conservi molte delle caratteristiche sokaliane, SI è quello
che più si distacca dai titoli precedenti, proponendo un plot classico
stile whodoneit: una vera e propria indagine poliziesca con 10 sospetti,
sì, ma all'interno di un luogo atipico - un'isola che sta letteralmente
affondando sotto il peso dell'arroganza di Walter Jones, la vittima
assassinata da uno dei dieci.
Scavare nel suo passato e imparare a conoscerlo attraverso racconti e
tanti documenti è puro Sokal, ma questa volta la verità va ricostruita
attraverso un game design finalmente più curato, che permette di gestire
le prove in nostro possesso e di arrivare alla soluzione combinandole
nel modo giusto (simile a Sherlock e L'Orecchino d'Argento, ma MOLTO
meno dispersivo).
Protagonista anonimo, brutti modelli dei personaggi, alcuni bug, e un
concept che esclude parte della 'magia' di Sokal. Eppure il gioco è
buono, si lascia giocare ed esplorare fino al termine. La costruzione è
imprevedibile (l'identità dell'assassino risulta chiara solo quando il
gioco vuole che lo sia), gli ambienti sono - come sempre - da sturbo, e
la torre che affonda ha un fascino tutto suo.
Epic
Nonostante conservi molte delle caratteristiche sokaliane, SI è quello
che più si distacca dai titoli precedenti, proponendo un plot classico
stile whodoneit: una vera e propria indagine poliziesca con 10 sospetti,
sì, ma all'interno di un luogo atipico - un'isola che sta letteralmente
affondando sotto il peso dell'arroganza di Walter Jones, la vittima
assassinata da uno dei dieci.
Scavare nel suo passato e imparare a conoscerlo attraverso racconti e
tanti documenti è puro Sokal, ma questa volta la verità va ricostruita
attraverso un game design finalmente più curato, che permette di gestire
le prove in nostro possesso e di arrivare alla soluzione combinandole
nel modo giusto (simile a Sherlock e L'Orecchino d'Argento, ma MOLTO
meno dispersivo).
Protagonista anonimo, brutti modelli dei personaggi, alcuni bug, e un
concept che esclude parte della 'magia' di Sokal. Eppure il gioco è
buono, si lascia giocare ed esplorare fino al termine. La costruzione è
imprevedibile (l'identità dell'assassino risulta chiara solo quando il
gioco vuole che lo sia), gli ambienti sono - come sempre - da sturbo, e
la torre che affonda ha un fascino tutto suo.
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